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Addio a Graziano Pretto, l’ultimo dei medici chiamati da Padre Pio per il suo Ospedale

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Originario del Veneto, nel 1966 si trasferì a San Giovanni Rotondo dove curò Padre Pio e per suo volere diresse il Reparto di Otorinolaringoiatria

Si è spento il 5 agosto, all'età di 86 anni, Graziano Pretto, medico otorinolaringoiatra, che per 37 anni operò in Casa Sollievo della Sofferenza per volontà del Santo di Pietrelcina al quale fu particolarmente vicino negli ultimi anni della sua vita.

Nel 1966, lasciò l'ospedale di Padova e partì per San Giovanni Rotondo per guidare il nuovo Reparto di Otorinolaringoiatria che sarebbe stato inaugurato in Casa Sollievo il 1° agosto di quello stesso anno.

Fu in occasione del cinquantesimo anniversario di apertura del Reparto, celebrato nel dicembre del 2016, che il dottor Pretto ripercorse le tappe che lo condussero nel paese garganico: «nell'estate del 1965 il professor Michele Arslan, cattedratico di Otorinolaringoiatria dell'Università di Padova incontrò Padre Pio al quale promise che uno dei suoi allievi avrebbe assunto la direzione dell'istituenda Otorinolaringoiatria – raccontò – La promessa di Arslan a Padre Pio generò il panico fra noi assistenti della clinica e ne mandò in missione esplorativa tre, tra cui il sottoscritto, dicendo ai due più anziani: "Ora andate in tre ma al ritorno dovete essere in due"».

I festeggiamenti del cinquantesimo anniversario di apertura del Reparto di Otorinolarigoiatria 

Il 29 giugno del 1966 i tre medici arrivarono a San Giovanni Rotondo. «Piansi da Padova fino a Bologna – rivelò Pretto in un'intervista rilasciata nell'agosto 2021 a L'Arena, giornale di Verona – i primi mesi furono difficilissimi e al mio arrivo non capivo neppure che cosa mi dicessero i pazienti tanto che chiedevo a due infermieri, Rendina e Cappucci, di farmi da interpreti».

Qualche giorno dopo Padre Pio chiese di essere visitato dal nuovo medico. «La prima volta che lo visitai – continuò nel racconto fatto nel cinquantesimo anniversario del Reparto – Padre Pio mi trattò male: "E statt attento ai miei piedi" disse, tanto che pensai di non andargli a genio. Adesso, a distanza di tempo sono in grado di dire che lui mi leggeva nel pensiero, aveva capito che non avevo fiducia in lui, del suo carisma e che ero mal disposto nel venire a San Giovanni Rotondo».

Da quel giorno, ogni pomeriggio alle 14, assieme al dottor Gusso, allora direttore sanitario dell'Ospedale, il dottor Pretto si recò in convento dal Padre per praticargli le insufflazioni liberando le orecchie dall'espettorato, che gli causava sordità procurando non pochi problemi al momento delle confessioni dei fedeli. Al termine di ogni insufflazione alla domanda posta dal giovane medico "come va, Padre?" egli rispondeva sempre "come Dio vuole" e aggiungeva "Dio ti renda cento, mille doppie per una"  (Per ogni buona azione, Dio te ne renda centomila doppie). 

 Il dottor Pretto visita Padre Pio

Fu uomo di grande professionalità e gentilezza, esempio per tanti colleghi e studenti che sotto la sua guida si formarono in Casa Sollievo e presso la scuola di specializzazione dell'Università Cattolica di Roma dove fu insegnante.

Fin dai primissimi anni in Casa Sollievo, si pose come obiettivo quello di «rendere il reparto che mi era stato affidato proprio come voleva padre Pio: "tempio di scienza e di preghiera", anche se allora pensavo meno alla preghiera» confessò. 

La vicinanza di Padre Pio mutò il suo legame con la fede, certo che in ogni suo intervento la mano del Padre guidava la sua. Raccontò infatti che «negli anni Ottanta il Reparto di Otorinolaringoiatria di Casa Sollievo si classificò sedicesimo fra i reparti di eccellenza di tutta Italia e nel 2003 fu fra i primi ad effettuare l'impianto cocleare. Tutto per meriti nostri? Di certo è più facile ed istintivo attribuirceli, ma è certamente vero che senza l'aiuto e la guida di Padre Pio non avremmo raggiunto tali risultati». 

Nel 2004 lasciò la corsia ospedaliera e andò in pensione, ma continuò a stare accanto ai suoi pazienti e all'Opera di Padre Pio, che amò con cuore sincero sino alla fine.

Uno scatto degli anni '80 nella sala operatoria dell'Otorinolaringoiatria. Al tavolo operatorio, come primo operatore, il dottor Pretto


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