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Organizzazione


  • Presentazione

    Casa Sollievo della Sofferenza, l’Ospedale di San Giovanni Rotondo voluto da Padre Pio e inaugurato nel 1956, è oggi una realtà di rilievo nell’assistenza sanitaria a livello nazionale e internazionale, conosciuto in tutto il mondo come l’Ospedale di Padre Pio.

    Situato a poche decine di metri dal Convento dei Frati Cappuccini dove visse e morì San Pio da Pietrelcina, l’Ospedale si presenta come un complesso di edifici che coprono un’area estesa circa 100.000 metri quadri, distribuiti tra il polo ospedaliero principale, comprendente il corpo monumentale con la facciata rivestita in pietra bianca, il Poliambulatorio “Giovanni Paolo II” e il Centro di Ricerca ISBREMIT.

    Non direttamente annessi al polo sanitario di San Giovanni Rotondo troviamo i centri dialisi di Manfredonia, Rodi Garganico e Vieste, e l’Istituto Casa Sollievo della Sofferenza - Mendel di Roma, una struttura dedicata alla ricerca scientifica fondata nel 1953 dal genetista Luigi Gedda, e acquisita per donazione nel 1998 dalla Fondazione Casa Sollievo della Sofferenza.

    L’Ospedale opera all'interno del Servizio Sanitario Nazionale italiano come Ospedale religioso classificato ad elevata specializzazione, riconosciuto come Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico con decreto dei Ministeri della Sanità e dell’Università e Ricerca Scientifica del 16 luglio 1991.

    Oltre a svolgere attività cliniche e assistenziali, in stretto contatto con il Ministero della Salute e con i più importanti poli di ricerca italiani ed europei, si occupa anche di ricerca clinica, in particolare nel settore della genetica e delle malattie eredo-familiari, ambito di attività ampliato con provvedimento del 5 dicembre 2012 da “Malattie genetiche ed erodo-familiari” a “Malattie genetiche, terapie innovative e medicina rigenerativa”.

    La classificazione quale Istituto scientifico ha rappresentato il riconoscimento ufficiale ed il completamento operativo del pensiero del Fondatore che, già oltre 60 anni fa nel suo ispirato disegno, aveva intuito come la ricerca fosse parte integrante dell’impegno professionale dei medici in genere, in particolare di quelli della “Casa”, e parte attiva del progresso scientifico.

    La ricerca attualmente trova spazio nel Complesso Poliambulatoriale “Giovanni Paolo II”, nei laboratori dell’Istituto Casa Sollievo della Sofferenza - Mendel di Roma e nel nuovo Centro di Ricerca ISBREMIT (Institute for Stem-cell Biology, Regenerative Medicine and Innovative Therapies) che ospita, in una struttura all’avanguardia per concezione e dotazioni, le attività di ricerca già svolte a San Giovanni Rotondo e soprattutto un nuovo laboratorio di produzione di cellule staminali per uso clinico, una delle pochissime strutture esistenti in Italia.

    L’Ospedale fa capo alla Fondazione Casa Sollievo della Sofferenza, insieme ad altre realtà che attuano il disegno di amore e scienza di Padre Pio:

    • Il Poliambulatorio “Giovanni Paolo II;
    • Il Centro di Ricerca ISBREMIT (Institute for Stem-cell Biology, Regenerative Medicine and Innovative Therapies)
    • L’ Istituto CSS-Mendel di Roma;
    • Casa Zeni che ospita pazienti e familiari dei bambini ricoverati nel Reparto di Pediatria Oncologica;
    • Il Centro Accoglienza Santa Maria della Grazie, la Casa Abresch e il Centro di Spiritualità - Cenacolo Santa Chiara, strutture di accoglienza e spiritualità;
    • La residenza per anziani Casa Padre Pio comprendente RSSA per anziani non autosufficienti, casa di riposo e case alloggio.

    Vanno inoltre citate la Masseria Calderoso e l’Azienda agro-zootecnica Posta La Via, le due aziende agricole donate a Padre Pio da benefattori, che oggi forniscono prodotti alimentari per l’Ospedale e fanno capo all’Immobiliare Casa Sollievo della Sofferenza, nata nel 1946 per iniziativa dei primissimi collaboratori di Padre Pio al fine di dare un inquadramento anche giuridico al grande progetto che stava nascendo.

    Inaugurata negli anni Cinquanta, Casa Sollievo della Sofferenza è oggi una struttura moderna, organizzata secondo i più recenti criteri di gestione sanitaria e dotata delle più evolute tecnologie.

    La struttura che sfiderà i secoli”, come l’ha definita Padre Pio, inizialmente nata per soddisfare solo il bisogno sanitario del territorio del Gargano, è cresciuta fino ad assumere le dimensioni di una complessa e articolata organizzazione nazionale e internazionale.

     
  • Storia

    Quando nel 1916 Padre Pio, un frate cappuccino della provincia monastica che fa capo a Foggia, approdò a San Giovanni Rotondo per cambiare un po' aria a causa delle sue precarie condizioni di salute, trovò un convento eremitico immerso in una natura intatta e deserta, con a valle un paesino privo di ogni possibilità di assistenza e cura che non fosse quella dei diligenti medici condotti.

    L'apparizione clamorosa delle stimmate, due anni più tardi, e il conseguente enorme afflusso di folle intorno a lui, gli mostrò la sofferenza delle popolazioni più vicine del Gargano, e poi di quelle limitrofe, in tutta la sua vastità. Malati d'ogni genere lo supplicavano rivolgendosi a lui come uomo del Signore. In particolare, lo colpiva il venire a conoscenza dei grandi disagi di chi da quei paesi arroccati sul promontorio del Gargano aveva bisogno di cure ospedaliere, o comunque specialistiche per le quali il luogo più vicino era Foggia, difficoltosa a raggiungersi con le strade e i mezzi di allora.

    Incominciò subito a pensare a qualcosa che, per lo meno nel paese di San Giovanni Rotondo, potesse soddisfare i bisogni dei malati. Il risultato di questo suo spirito di carità fu l'"Ospedale Civile San Francesco", una piccola struttura ospedaliera che disponeva di pochi posti letto ma attrezzata con due sale operatorie. Questa iniziativa fallì quasi subito per il disinteresse di chi avrebbe dovuto gestirla e per una combinazione di eventi sfortunati, tra cui il terremoto del 1938 che distrusse quasi totalmente l'ex convento che ospitava il piccolo nosocomio. Intanto, andava maturando la sua idea originaria di un sollievo della sofferenza da attuare con un nuovo ospedale da costruire nei pressi del convento, unendo le cure mediche del corpo a quelle dello spirito: la Casa Sollievo della Sofferenza.

    Nata nelle parole e su appunti di carta il 10 gennaio del 1940 nella sua cella con alcuni dei suoi figli spirituali: Guglielmo Sanguinetti, Mario Sanvico, Carlo Kisvarday, John Telfener, Ida Seitz, Angela Serritelli, Cleonice Morcaldi. Un nucleo di fedeli guidati, esortati e incoraggiati da Padre Pio e mossi, nel difficile cammino intrapreso per realizzare il suo disegno, da una grande fiducia nella Provvidenza. Con un fondo cassa di solo quattro milioni di lire, la costruzione iniziò subito dopo la sospensione forzata per gli eventi bellici, sulla base del progetto di Angelo Lupi, un uomo abruzzese di grande genialità che non era né ingegnere né geometra, ma autore di un progetto piaciuto a Padre Pio che lo scelse tra altri indicando anche il luogo dove l'ospedale, allora chiamato "clinica", doveva sorgere: la montagna vicina.

    Fu necessario uno sbancamento massiccio della dura roccia garganica, con l'arruolamento di centinaia di operai reduci dalla guerra e venuti dai campi animati dalla volontà di lavorare alla costruzione di quell'Opera che appariva a tutti come un dono della Provvidenza, nato dalla spiritualità e dal grande sentimento di carità di Padre Pio. Come sostegno di quella azione cristiana volta ad alleviare le sofferenze, nascono in parallelo all'Ospedale i Gruppi di Preghiera, un movimento spirituale laicale, diffuso in tutto il mondo, che trova il suo carisma fondamentale nella preghiera di intercessione.

    Casa Sollievo della Sofferenza fu inaugurata il 5 maggio 1956 come clinica privata di 250 posti letto, con le branche fondamentali di chirurgia e medicina generale, ostetricia e ginecologia, pediatria, radiologia, laboratori per esami clinici, ortopedia, ambulatori. Da quel giorno, l'Ospedale e i Gruppi di Preghiera rappresentano il fulcro di un programma di sviluppo che, ispirandosi alle linee generali e ai principi da lui indicati nei discorsi pronunciati in diverse ricorrenze dell'Opera, nel tempo ha prodotto, con l'appoggio della Santa Sede cui Padre Pio ha voluto donare la sua Opera, molteplici attività ed iniziative in favore degli ammalati, dei loro familiari, degli anziani, dei bisognosi in genere.

  • Missione e Valori

    “Quest’Opera, se fosse solo sollievo dei corpi, sarebbe solo costituzione di una clinica modello fatta con i mezzi della vostra carità, straordinariamente generosa. Ma essa è stimolata e incalzata ad essere richiamo operante all’amore di Dio, mediante il richiamo della carità. Il sofferente deve vivere in essa l’amore di Dio per mezzo della saggia accettazione dei suoi dolori, della serena meditazione del suo destino a Lui. In essa l'amore a Dio dovrà corroborarsi nello spirito del malato, mediante l'amore a Gesù Crocifisso, che emanerà da coloro che assistono l'infermità del suo corpo e del suo spirito.” (Padre Pio, 5 Maggio 1957 - discorso dell’anniversario dell’Ospedale)

    Casa Sollievo della Sofferenza è un ospedale all’avanguardia in grado di soddisfare i bisogni di diagnosi e cura attraverso un sistema sanitario di eccellenza, condotto da un team di professionisti eccellenti, altamente motivati e preparati. Le risorse tecnologiche, professionali e organizzative messe al servizio della salute e del benessere dei pazienti sono quanto di meglio si possa offrire oggi in campo sanitario, e contribuiscono a rendere questo Ospedale una delle più prestigiose strutture sanitarie presenti in Italia (banner newsweek 2021).

    Ma la missione che abbiamo ereditato da San Pio da Pietrelcina va oltre la cura dei corpi. L’intenzione del Fondatore non era certamente quello di realizzare una “semplice” struttura ospedaliera. Non un ospedale qualsiasi, ma una “Casa” invece, un “Luogo di Preghiera e di Scienza” dove “ricoverati, medici, sacerdoti saranno riserve di amore che tanto più sarà abbondante in uno, tanto più si comunicherà agli altri”.

    Questa sua Creatura doveva riflettere l’idea del sollievo della sofferenza che lui perseguiva: una Casa dove accanto alle tecnologie più moderne e alle competenze professionali più qualificate rivivesse lo spirito e il cuore di Gesù Cristo. In questo luogo tutto il personale doveva sentirsi chiamato ogni giorno a rendere testimonianza di un servizio di carità operosa e fattiva verso i fratelli sofferenti.

    Ai medici soleva dire: “Voi avete la missione di curare il malato, ma se al letto del malato non portate l’amore non credo che i farmaci servano molto. Portate Dio ai malati, varrà più di qualsiasi altra cura”.
    E in connessione con gli ideali che hanno mosso Padre Pio a realizzare Casa Sollievo, lo sforzo di chi opera nel suo Ospedale è teso ad offrire ai bisognosi un servizio assistenziale qualificato e caratterizzato da uno stile di profonda umanità e carità cristiana.

Attività Clinica

Il servizio di Casa Sollievo, iniziato nel 1956 con le attività di ricovero delle branche fondamentali di chirurgia e medicina generale, con le specialità di base di Pediatria ed Ostetricia e Ginecologia, è andato nel tempo arricchendosi di tutte le altre specializzazioni mediche, chirurgiche, riabilitative e diagnostiche.

L’attività sanitaria è oggi organizzata secondo una logica dipartimentale, per rispondere alle più avanzate linee di organizzazione clinica ospedaliera. Un intervento di riorganizzazione che ha attuato il superamento di logiche ancorate ad una vecchia visione dell’assistenza clinica e del ruolo medico-paziente, rappresentati anche da una terminologia classica che con parole quali “reparto”, “sezione”, “divisione”, denunciava la cultura dell’isolamento e della separazione delle attività sanitarie e delle patologie trattate rispetto al contesto unico cui appartengono, cioè la persona malata. Strutture mediche, chirurgiche o diagnostiche oggi convivono nello stesso Dipartimento quando hanno in comune un organo o un apparato.

 
Formazione e Attività Didattica

L’attenzione costante alla formazione e all’aggiornamento professionale del personale sanitario è testimoniata, in concreto, anche dal riconoscimento di essere tra i primi Provider ECM della Regione Puglia quanto a numero di corsi organizzati.

 

Da tempo abbiamo consolidato il rapporto con le università e il mondo accademico in generale, attraverso accordi e convenzioni con varie Università e Scuole di Specializzazione universitarie. L’Istituto Casa Sollievo della Sofferenza - Mendel è sede di insegnamento per medici e biologi, con la scuola di specialità in Genetica Medica della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Roma La Sapienza. Molti dei nostri specialisti sono impegnati direttamente nel mondo accademico in qualità di docenti universitari.

Sin dai primissimi anni di attività ospedaliera, è stata creata una Scuola per Infermieri Professionali a cui si è aggiunse la Scuola per Ostetriche. Oggi la Scuola per Infermieri è divenuta Corso di laurea in infermieristica della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Foggia.