«Vigilare sul comportamento alimentare dei figli per riconoscere i piccoli campanelli d'allarme».
Il consiglio del medico di dietologia Adele Potenza nella giornata dedicata ai disturbi del comportamento alimentare (DCA) come anoressia, bulimia
Oggi è la "Giornata nazionale del fiochetto lilla", dedicata ai disturbi del comportamento alimentare. Da 12 anni, il 15 marzo è dedicato alle attività di sensibilizzazione e informazione su un tema che sta diventando molto attuale.
I disturbi della nutrizione e dell'alimentazione, in particolare l'anoressia, la bulimia nervosa e il disturbo da alimentazione incontrollata (binge eating), sono un problema di sanità pubblica di crescente importanza e oggetto di attenzione sanitaria e sociale sul piano scientifico e mediatico, sia per la loro diffusione, sia per l'esordio sempre più precoce tra le fasce più giovani della popolazione.
I dati più recenti confermano un aumento della patologia di quasi il 40% rispetto al 2019. Nel primo semestre 2020 sono stati rilevati nei diversi flussi informativi 230.458 nuovi casi contro i 163.547 del primo semestre 2019. Il carico assistenziale globale dei nuovi casi e casi in trattamento è stato rilevato nel 2020 nel numero di 2.398.749 pazienti, un dato sottostimato poiché esiste in questa patologia una grande quota di pazienti che non arriva alle cure.
L'esperienza maturata dai professionisti del settore evidenzia l'importanza di prevedere per queste condizioni un intervento precoce, strutturato e multidisciplinare perché, se non trattate adeguatamente, tendono a presentare un andamento subcontinuo se non cronico, aumentando il rischio di danni permanenti a carico di tutti gli organi e apparati dell'organismo che, nei casi più gravi, possono portare alla morte.
L'IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza si è dotata da tempo di un ambulatorio dei disturbi dei comportamenti alimentari (DCA). L'equipe è composta dal medico dietologo Adele Potenza, dalla psicologa Maria Placentino e dalla dietista Maria Di Santo.
I DCA presentano sintomi sia psicologici che fisici. I campanelli di allarme più evidenti sono: la perdita o l'aumento del peso repentini ed eccessivi, debolezza muscolare (astenia) e sonno disturbato. Sintomi che possono essere accompagnati anche da comportamenti ossessivi, ansia, depressione e ira.
«In queste circostanze è fondamentale rivolgersi ad un centro specializzato – spiega Adele Potenza, medico responsabile dell'Unità di Dietologia e Nutrizione Clinica dell'IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza –. Mi rivolgo soprattutto ai genitori affinché vigilino sui comportamenti alimentari dei propri figli e siano in grado di riconoscere dei piccoli campanelli d'allarme, come l'eccessivo controllo del peso, delle forme del proprio corpo e l'esclusione totale di cibi fobici. I dati ci dicono che in questi ultimi anni si sta verificando un ulteriore abbassamento dell'età di esordio di questi disturbi. Si stima che il 30% della popolazione ammalata è sotto i 14 anni. Anche nella distinzione tra i due generi, emerge una maggiore diffusione di questi disturbi nella popolazione maschile, nella fascia tra i 12 e 17 anni».
In generale, la seduta di valutazione è eseguita da un medico e il trattamento dei pazienti è somministrato da uno psicologo affiancato dalla dietista. Durante il trattamento sono previste costanti visite mediche per valutare lo stato fisico del paziente e gestire le eventuali complicanze internistiche e in caso di necessità è previsto la consulenza del medico psichiatra.
L'Ambulatorio dei Disturbi del Comportamento Alimentare è ubicato presso il Servizio di Dietologia (6° piano del plesso ospedaliero). Si prenota chiamando il numero 0882 410673 dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00. È possibile prenotare anche una visita psicologica da parte di familiari di pazienti che vogliano ricevere informazioni o necessitino di supporto per promuovere il coinvolgimento del paziente nei trattamenti
