«Continuiamo ad essere fedeli alla chiamata che abbiamo ricevuto»
La Santa Messa nella "Giornata per il sollievo della sofferenza" celebrata da Padre Franco Moscone
Ogni anno, il 21 settembre, viene celebrata, in seno al solenne novenario dedicato a San Pio da Pietrelcina, la "Giornata per il sollievo della sofferenza".
Nella Celebrazione Eucaristica presieduta in questa occasione dal presidente dell'Opera di San Pio, padre Franco Moscone, viene rivolta una preghiera speciale per i malati, perché siano consolati e confortati nell'assistenza, e per il personale sanitario dell'Ospedale, perché viva la partecipazione alla vita dell'Opera di San Pio come una missione nel progetto di sollievo della sofferenza umana voluto dal Santo Fondatore.
La data scelta non è casuale: il 21 settembre, infatti, la Chiesa ricorda San Matteo, apostolo ed evangelista ed è proprio nel Vangelo odierno (Mt 9,9-13) che lo stesso Matteo racconta la sua chiamata da parte di Gesù.
«Il testo della chiamata dell'apostolo Matteo – ha affermato l'arcivescovo nel corso della sua omelia – presenta alcuni concetti e termini che ci riguardano direttamente, come famiglia di Casa Sollievo della Sofferenza. La prima è la parola "casa" dove Matteo in quel momento era con i suoi amici; la seconda è l'affermazione "Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati"» a ricordare che il Signore, accolto da Matteo in una casa semplicissima, lo ha salvato nel fisico e nello spirito, proprio come fanno i medici.
«In questo brano – conclude l'arcivescovo – San Matteo in qualche modo ci rivela la nostra funzione: vivere questa Casa e seguire il Signore allo scopo di accogliere, guarire e sanare noi stessi e i nostri ricoverati. Allora continuiamo a rimanere fedeli alla chiamata che abbiamo ricevuto e alla grazia che Gesù continua e continuerà a riversare su di noi e su Casa Sollievo della Sofferenza».
